In
questi mesi ho scoperto nuove cose di me. Cose belle, cose meno belle
e cose molto molto brutte, ma fanno tutte parte di me. Io sono così.
Per
capirlo dovevo passare attraverso un dolore profondo, ma vabbè, se
ho passato tutto questo è perché così era scritto. Probabilmente
mi sono pure scoperta fatalista.
Ho
scoperto di essere coraggiosa, anzi 10 volte coraggiosa. Una per ogni
puntura che mi sono fatta nella pancia. Alla prima sono quasi
svenuta, alla seconda ho pianto come una fontana, la terza l'ho
piantata che il livido si vedeva ancora dopo mesi, la quarta ho
piantato l'ago a rallentatore, alla quinta mi sono fatta furba e l'ho
fatta fare a chi fa quello di mestiere.
Ho
fatto vedere la mia “amica” praticamente a tutti. Chi non ha
ravanato lì dentro è veramente un caso raro.
Ho
superato la paura dell'ospedale, delle flebo, dell'anestesia, del
prelievo di ovuli mentre tu sei lì sveglia e vedi tutto da un
monitor.
Ho
fatto tutto di nascosto, perchè sembrava una cosa brutta dire al
mondo intero che nonostante le scopate selvagge la famiglia non si
ingrandisce. (Selvagge.... ma quando mai! Mai trascorso un periodo
così poco romantico nonostante sia io che Marito ci sforzassimo di
renderlo un piacere e non un “lavoro”)
Ho
sopportato il peggio del peggio, il male dei mali, ovvero le punture
di progesterone! Chi ha inventato quella diavoleria spero vivamente
che stia soffrendo le pene dell'inferno.
Ho
assaporato la felicità e la speranza di vedere l'embrione posato
nella mia pancia. Per giorni ho patito nausea e capogiri con la
leggerezza di chi sa che tutto andrà bene e da lì in poi tutto sarà
in discesa.
E
poi...
e
poi...
è
andata come tutti i mesi. Solo che questa volta sono sbroccata. Ho
pianto come non ho mai pianto in tutta la mia vita. Sono stata male
in un modo che non riesco nemmeno a descrivere. La cattiveria si è
impadronita di me al punto tale da essere invidiosa di tutte le pance
che vedevo. Un invidia cattiva, un invidia malsana.
Poi
i giorni passano, i mesi passano, il dolore si lenisce, la cattiveria
cede il passo alla ragione. Ma non sono ancora me al 100%. O forse
si.
Forse
io sono fatta così.
Se
fossi ancora su splinder toglierei la possibilità di commentare
questo post, ma qui non so farlo (per ora, quando avrò tempo
cercherò di conoscere meglio questa piattaforma). Non voglio
incoraggiamenti, non voglio belle parole. Mi sono anche scoperta
nervosa e parecchio irascibile. O forse lo sono sempre stata.
Clara